Il ponteggio è la struttura principe per eccellenza nel quadro dei lavori provvisionali da eseguire in quota. I suoi usi sono molteplici e la sua realizzazione rientra tra le opere di ingegneria. Tra gli impieghi più comuni, oltre a quelli per la costruzione e la manutenzione degli edifici, ci sono quelli per il restauro e la messa in sicurezza. Possono essere del tipo fisso o mobile come i trabattelli. Una volta in legno oggi sono realizzati completamente in acciaio del tipo prefabbricato o in tubi e giunti.
Parlare di lavori in quota tuttavia, implica anche dover notare come negli anni il rischio di caduta dall’alto continui a essere il primo nella statistica degli infortuni. E di questo ne abbiamo già parlato nell’articolo di maggio.
Per non abbassare la guardia, vogliamo oggi approfondire l’argomento dei ponteggi e delle loro corrette modalità di montaggio e smontaggio.
Sul mercato ci sono diverse tipologie di ponteggi il cui utilizzo è consentito dalle vigenti leggi: a tubo e giunto, a telaio prefabbricato e poi quello multidirezionale di cui spesso parliamo (noi di Tecno System Appalti utilizziamo Layher, materiali e strutture ottima qualità).
In generale:
- il tubo e giunto, il più anziano in servizio, è molto duttile ma richiede maestranze molto esperte e molta precisione nel montaggio. Si presta a essere utilizzato per le più diverse superfici di facciate e per superare le difficoltà dovute alla gradazione di un angolo piuttosto che alla presenza di una curva.
- Il ponteggio a telaio prefabbricato è il più veloce da montare, ma il suo naturale utilizzo è su facciate piane. Spesso per superare difficoltà legate al montaggio, s’inseriscono pezzi di tubo e giunto (per raccordi, congiunzioni, ecc).
- L’ultimo nato, comunque già da molti anni, il ponteggio multidirezionale, ha una particolare flessibilità nel superare ogni tipo di angolazione, curve, presenza di balconi, ecc., perché viste le caratteristiche tecniche permettono un montaggio a 360°. Costa più dei precedenti ponteggi descritti, ma genera un risparmio considerevole per quanto riguarda la mano d’opera e il relativo costo, poiché il montaggio risulta semplice e rapido.
Vediamo ora più nello specifico le varie tipologie di ponteggio.
Il ponteggio a tubi e giunti ha il montante, il corrente e il traverso in acciaio di tipo S235JR, diametro 48,25 mm., mentre lo spessore interno deve essere mm. 3,2, sempre con la tolleranza del 10% (in base alla circolare n. 28 del 8 Luglio 2004); il giunto invece deve essere costruito con acciaio tipo S355JR (Fe510B).
In ogni libretto di ponteggio a tubo e giunto troviamo quanti e quali tipi di giunto sono stati autorizzati per quella marca e tipo di ponteggio; il giunto ortogonale è presente in tutte le autorizzazioni ministeriali; serve ad unire due tubi disposti ortogonalmente tra di loro. La resistenza allo scorrimento di un giunto viene determinata dal valore “daN” al quale il giunto, una volta caricato il montante, inizia a scorrere di 1⁄2 mm. Questa resistenza può essere notevolmente aumentata accoppiando al giunto ortogonale un giunto di tenuta, ovviamente della stessa marca e tipo, sempre se previsto dall’autorizzazione ministeriale di quel ponteggio. Mettere un giunto ortogonale (“giunto morto”) al posto del giunto di tenuta non assicura la stessa resistenza.
Altri tipi di giunto sono il giunto girevole, utilizzato quando si devono unire due tubi con angolo qualsiasi, come ad esempio una diagonale o i raddoppi di montante; il giunto a trazione, che ha nella parte interna dei piccoli perni che vanno innestati nei fori appositamente predisposti nei tubi; questo tipo di giunto serve quando i due tubi da unire sono sottoposti a sforzi di trazione tra di loro; quando invece i due tubi sono sottoposti a compressione (ad esempio una partenza in tubo e giunto su piano inclinato) si dovrebbe usare il giunto a compressione, che ha una particolare forma leggermente allungata; tutti questi tipi di giunto possono essere utilizzati solo se presenti nel libretto di autorizzazione ministeriale di quel particolare ponteggio.
Ponteggio professionale a telaio prefabbricato
Il montante e il traverso del telaio prefabbricato devono essere costruiti con acciaio di tipo S235JR (secondo la vecchia denominazione Fe360B), il tubo del montante e del traverso deve avere un diametro di mm. 48,25 e uno spessore interno di mm. 2,9, con una tolleranza del 10%, secondo la circolare n. 28 del 8 Luglio 2004.
Il telaio prefabbricato è formato da due montanti e un traverso che, a seconda dell’altezza alla quale viene saldato, distingue i diversi tipi di telaio: nel telaio a portale il traverso è saldato a circa 20 cm. dall’estremità del montante; nel telaio ad “H” il traverso è saldato circa a metà del montante, nel telaio a semi-H il traverso è saldato circa a 1⁄4 del montante; nel telaio chiuso il traverso è saldato sull’estremità del montante.
Il traverso è collegato ai montanti da due elementi diagonali che si chiamano “saette”; a volte le saette formano una specie di arco al di sotto del traverso e in questo caso l’elemento si chiama “archetto di irrigidimento”. Il metodo costruttivo del ponteggio a telaio prefabbricato è piuttosto semplice: sulle basette regolabili vengono innestati i due telai, che vengono poi messi in piano e irrigiditi dai due correnti-parapetto e dalla diagonale di facciata; orizzontalmente sono uniti dalle due tavole metalliche, formando così un campo o campata di ponteggio della larghezza di m. 1,8;
Le diagonali possono essere montate tutte nello stesso verso, oppure a verso alternato, una campata verso destra e una verso sinistra, oppure un piano in un verso e un piano nel verso opposto, a seconda di ciò che è previsto nell’allegato A del libretto di autorizzazione ministeriale dove troviamo gli schemi tipo di quel ponteggio. Più montanti consecutivi innestati uno sull’altro si chiamano “stilata”.
Mentre la messa in piano viene eseguita con la livella, lo squadro avviene visivamente, mediante il controllo del parallelismo tra il bordo della tavola metallica rispetto al traverso.
Ponteggio a montanti e traversi prefabbricati o “multidirezionale”
Un altro tipo di ponteggio ormai molto usato è il ponteggio a montanti e traversi prefabbricati, meglio conosciuto come “multidirezionale”, introdotto in Italia intorno agli anni novanta. Questo ponteggio unisce la versatilità del tubo e giunto con la maggiore semplicità del montaggio del telaio prefabbricato. La caratteristica del multidirezionale è data dai montanti, di varie misure, da 50 cm. fino a 4 m., i quali hanno in comune ogni 50 cm. un elemento circolare, la “piastra multidirezionale”, o più semplicemente “rosetta”, con otto fori, di cui quattro sono più grandi e quattro più piccoli.
Sulle basette regolabili vengono innestati gli elementi di partenza, chiamati “bicchieri”, in modo da costruire un piano di partenza ad una altezza di circa 30 cm. I correnti e i traversi hanno all’estremità degli elementi a cuneo, i quali vengono inseriti nei fori della rosetta, correnti e traversi nei fori più piccoli, diagonali nei fori più grandi.
Il passo del ponteggio multidirezionale può arrivare a 3 m., ma quello più utilizzato è il passo da m. 2,5. Uno svantaggio del ponteggio multidirezionale è il notevole peso degli elementi, che in alcuni casi devono essere movimentati da due lavoratori, motivo per il quale alcuni costruttori si sono fatti autorizzare impalcati in materiale tipo multistrato. Alcuni tipi di ponteggio a montanti e traversi prefabbricati vengono chiamati “8 vie” in quanto la rosetta presenta otto fori tutti della stessa dimensione.
Infine…Ponteggi Misti?
In base alla Circolare del 23 Maggio 2003 n. 20, non è consentito (e quindi non trova applicazione l’articolo 133 in base al quale è possibile fare il progetto del ponteggio per configurazioni complesse) utilizzare insieme queste tre tipologie di ponteggi, cioè non è consentito utilizzare insieme ponteggi a telaio prefabbricato appartenenti ad autorizzazioni ministeriali diverse, ponteggi a tubo e giunto appartenenti ad autorizzazioni ministeriali diverse e ponteggi multidirezionali appartenenti ad autorizzazioni ministeriali diverse.
Ma tranquilli, la circolare chiarisce che sono previste varie dovute eccezioni per la realizzazione di particolari lavori. Non entriamo nel merito ora e a riguardo vi invitiamo ad approfondire le varie eccezioni e compatibilità nei dovuti documenti.